Perché Annibale non attaccò Roma?

Annibale è stato uno dei personaggi principali del 200 a.C., figlio di Amilcare e fratello maggiore di Asdrubale e Magone, da sempre nemico di Roma. Marciava dalla Spagna, combattendo i romani, e più volte li ha sconfitti. Dopo la battaglia di Canne del 216 a.C., però, ha deciso di rinunciare ad attaccare Roma: perché?

La lotta contro Roma: la battaglia di Canne

Annibale era figlio di Amilcare, uno dei personaggi cartaginesi di maggiore spicco durante la Prima Guerra Punica, quando Cartagine fu sconfitta da Roma. Il desiderio di Amilcare era quello di continuare la lotta contro Roma e di uscirne vincitore grazie ai suoi tre figli maschi.

Annibale, da adulto, divenne un grande condottiero capace di mettere a punto dei piani militari strutturati e organizzati. La sua marcia per la presa di Roma cominciò nel 218 a.C., con oltre centomila unità appartenenti alla Spagna e all’Africa e accompagnati anche da diversi esemplari di elefante. 

Una delle battaglie maggiori fu combattuta a Canne nel 216 a.C., in Puglia. Annibale aveva con sé il proprio esercito ormai dimezzato, mentre i romani contavano circa 50 mila uomini ed erano certi della vittoria. 

Nonostante ciò, grazie ai piani militari di Annibale, i cartaginesi persero pochissimi uomini mentre i romani furono quasi del tutto sterminati. A questo punto, restava soltanto la presa di Roma, ormai indebolita dai vari soldati caduti nel corso della battaglia di Canne e di quelle precedenti.

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La rinuncia di Annibale ad attaccare Roma

Alcuni dei suoi generali gli suggerirono di provare a prendere Roma, ma Annibale rifiutò: ha deciso di rinunciare ad attaccarla perché la battaglia di Canne era avvenuta ad almeno 400 km dalla città e lui e i suoi soldati avrebbero impiegato molto tempo nel tentativo di raggiungerla. 

Nello stesso tempo, le mura della città erano elevatissime ed entrare al suo interno sarebbe stato talmente difficile da essere quasi impossibile, anche perché i romani avrebbero potuto contare sull’aiuto dei loro alleati nel centro Italia che avrebbero avuto tutto il tempo per organizzare un eventuale contrattacco. 

Per poter conquistare la città, insieme al suo esercito avrebbe dovuto circondarla ed evitare che le arrivassero i rifornimenti di qualunque tipo. Per fare ciò, però, sarebbero stati necessari moltissimi uomini fidati e tanto aiuto anche dall’esterno, mentre Annibale poteva contare soltanto sui suoi mercenari.

A discapito di quanto aveva sperato, infatti, Annibale non riuscì mai ad ottenere il supporto che desiderava da parte delle popolazioni italiche, che rimasero sempre sostenitrici di Roma e che non lo aiutarono mai con il suo piano di conquista della città.

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