Perché avvengono i terremoti?

La parola terremoto deriva dal latino terrae motus, che significa proprio movimento della terra. I terremoti portano la terra a muoversi ed è per questo che sono anche conosciuti come sismi o scosse telluriche, perché rappresentano un vero e proprio movimento della crosta terrestre. Ma cosa succede nel sottosuolo e perché avvengono i terremoti?

I terremoti: come avvengono

I terremoti avvengono nella parte superiore della Terra, sebbene nascano nelle sue profondità e spesso raggiungono anche i 700 km sotto terra. La teoria che ci consente di spiegare il perché dei terremoti è stata studiata e definita negli anni ‘60 ed è conosciuta come la Teoria della Tettonica a Zolle

Secondo questa teoria, la parte esterna della Terra è divisa in zolle, dei piccoli appezzamenti di terra che possono separarsi oppure muoversi l’una contro l’altra. Attorno a queste zolle, le forze tettoniche fanno sì che si verifichino delle fratture all’interno delle rocce, che possono cominciare ad immagazzinare energia.

Quando questa energia supera il punto di stress che le rocce consentono, allora si manifesta il terremoto che permette alle rocce di liberare tutta l’energia immagazzinata sotto forma di onde sismiche

La crosta terrestre è formata da sette placche litosferiche, che seguono movimenti differenti: divergenti: quando si allontanano fra loro; convergenti: quando si avvicinano le une alle altre e trasformi: quando scivolano lateralmente le une accanto alle altre.

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Queste placche tettoniche, muovendosi producono e riattivano delle faglie, che sono delle vere e proprie rotture nella crosta terrestre. La maggior parte dei terremoti avviene lungo i bordi delle placche tettoniche

I terremoti che si generano dalla tettonica sono anche conosciuti come terremoti tettonici, ed è la Teoria della Tettonica a Zolle che spiega perché succedono i terremoti nella maggior parte dei casi. 

I terremoti tettonici non sono gli unici che possono verificarsi, infatti possono esserci anche altre tipologie di terremoto: 

  • Terremoti indotti o artificiali: sono quelli causati dall’uomo e dalle sue attività, come accade ad esempio durante la costruzione di tunnel;
  • Terremoti vulcanici: sono fra i più potenti e pericolosi, ma fortunatamente anche fra i più rari. Si manifestano, di solito, quando c’è movimento vulcanico del magma nel sottosuolo ed, infatti, non si generano mai molto in profondità; 
  • Terremoti da crollo o collasso: meno pericolosi degli altri, sono causati ad esempio dal crollo di grotte oppure dalle frane di parte delle montagne.

A prescindere dalla tipologia di terremoto, tutti sono caratterizzati da un ipocentro e da un epicentro. L’ipocentro è il punto nelle profondità terrestri nelle quali si sviluppa il terremoto, mentre l’epicentro è il punto verticale all’ipocentro, sulla Terra, nel quale le scosse sismiche sono percepite in modo particolarmente forte. 

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