Perché ci salutiamo dicendo “ciao”?

Il “ciao” è il saluto universale dell’Italia. Ovunque ti trovi, qualunque provenienza tu abbia, incontrerai i tuoi amici e gli dirai “ciao”. Ma perché ci salutiamo così? Perché ci salutiamo dicendo “ciao”?


Secondo la Gazzetta Italiana, la parola deriva dal dialetto veneto s’ciàvo. In origine, il termine era usato dai servitori per mostrare rispetto ai loro padroni, dal momento che significa proprio schiavo o servo.

Inizialmente, chi la pronunciava, diceva letteralmente “Io sono il tuo servo”. Alla fine del 1800, però, questo saluto cominciò a diffondersi nel Nord Italia, trasformandosi in ciao. Così, perse il proprio significato negativo e diventò un saluto generale.

Perché ci salutiamo dicendo "ciao"?

Nel 1874 Giovanni Verga scrive un libro intitolato Eros, all’interno del quale una donna saluta il protagonista proprio così, con un ciao! Durante la seconda guerra mondiale spopola la canzone Bella Ciao, a confermare il saluto.

Inoltre, comincia ad essere riconosciuto anche come saluto internazionale grazie ad Ernest Hemingway, che lo riporta nel suo libro Addio alle armi, del 1929, ambientato in Italia.

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