Perché Don Abbondio si è fatto prete?

Quando Manzoni scrive i Promessi Sposi, non è consapevole di aver dato vita ad uno dei personaggi più famosi della storia della letteratura italiana: Don Abbondio. Il curato del paese, il primo personaggio cui si viene incontro leggendo il primo capitolo della sua opera e che appare fin da subito controverso a causa della sua grande codardia. Quando viene presentato al lettore, una domanda appare costante: perché Don Abbondio si fa prete?


Cosa faceva Don Abbondio prima di diventare sacerdote?

Quando Manzoni ci presenta il personaggio di Don Abbondio, non descrive ampiamente la sua vita precedente. Ciò che sappiamo è che non apparteneva ad una famiglia nobile e che fin da sempre sia stato una persona poco coraggiosa, tant’è che parlando di lui afferma che: “non era nato con un cuor di leone. Ma, a’ primi suoi anni, aveva dovuto comprendere che la peggior condizione, a que’ tempi, era quella d’un animale senza artigli e senza zanne”

Non sappiamo molto della sua condizione precedente, non ci viene indicato neanche il suo casato. Manzoni, quando ci descrive il personaggio, lo fa con ben pochi ritorni al suo passato, soltanto raccontando quegli elementi fondamentali necessari per comprendere al meglio il personaggio, descritto come un uomo all’incirca intorno ai sessant’anni, con i capelli bianchi, i baffi e il pizzetto. 

perché-don-abbondio-prete

Cosa spinge Don Abbondio a farsi prete?

Il motivo per cui Don Abbondio diventa il curato del paese viene raccontato da Manzoni già nel primo capitolo, quando per la prima volta ci presenta il personaggio e lo fa con queste parole: 

Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete.” 

Queste sono le frasi esatte che spiegano, all’interno dell’opera dei Promessi Sposi, come Don Abbondio diventa prete.

L’epoca in cui Manzoni ambienta I Promessi Sposi è il Seicento, momento storico nel quale la legge non era in alcun modo d’aiuto verso i deboli e gli umili. Come lo stesso autore sottolinea, era un periodo nel quale vi erano moltissime leggi e tantissimi comportamenti erano ritenuti un reato punibile con delle pene anche molto severe, ma non vi erano leggi di tutela verso le persone più povere o in condizione di inferiorità. 

Don Abbondio rappresenta la critica di Manzoni a quel tempo: è un uomo che ben presto ha compreso che l’unico modo per sopravvivere sarebbe stato ottenere la protezione di qualcuno al di sopra di lui. Il clero cattolico dell’epoca era molto tenuto in considerazione, poiché chiunque prendesse i voti diventava a tutti gli effetti un membro rispettabile della società.

La scelta di Don Abbondio, quindi, non è stata dettata dalla vocazione. Egli diventa prete perché ha la necessità di ottenere la protezione che gli mancava a causa delle sue umili origini. Per diventare prete ha semplicemente preso i voti, com’era solito fare all’epoca, rinunciando alla sua precedente vita.

La differenza tra Don Abbondio e Fra’ Cristoforo

Il nome del curato del paese non è casuale: sant’Abbondio, infatti, è anche il patrono di Como e fa riferimento ad una persona che ama la tranquillità e il quieto vivere. Don Abbondio, infatti, era solito non prendere mai le parti di nessuno ed evitare qualunque forma di conflitto. 

Proprio per questo la sua figura è spesso vista come la controparte di Fra’ Cristoforo, un uomo capace di prendere delle decisioni in autonomia, mentre Don Abbondio tende ad agire soltanto quando gli viene imposto di farlo.

Quindi, mentre Don Abbondio si è fatto prete perché è alla ricerca di protezione, Fra’ Cristoforo è una persona modesta e umile, che decide volontariamente di prendersi cura degli altri a causa della sua vocazione. 

A differenza del primo, non cerca di utilizzare la propria condizione privilegiata di membro del clero religioso per ottenere dei benefici e dei privilegi, ma piuttosto cerca di opporsi ai potenti del paese dimostrando un carattere forte ed un estremo coraggio, che mancano del tutto nel personaggio di Don Abbondio.

Articoli simili