Perché esiste il vento?
Per tutta l’estate speriamo che ci sia e quando arriva l’inverno cominciamo a non sopportarlo più. Vi siete mai chiesti perché esiste il vento?
Innanzitutto, possiamo definire il vento come una massa d’aria che si sposta da un’area ad alta pressione ad un’area a bassa pressione. Si tratta di una corrente orizzontale.
Il vento esiste perché esistono delle differenze di pressione che spingono l’aria da una zona all’altra. Il vento può soffiare da diverse direzioni e per misurarlo si utilizzano delle banderuole, delle maniche a vento o degli anemometri. Questi ultimi possono misurarne anche la velocità.
Esistono venti di diverse tipologie. Alcuni possono essere definiti costanti, perché soffiano nella stessa direzione costantemente, tutto l’anno. In questa categoria ritroviamo gli alisei, che soffiano nelle zone vicine all’Equatore e i venti polari.
Altri venti possono essere periodici, ovvero venti che soffiano ma che periodicamente invertono il senso. Fra questi vi sono i monsoni, ad esempio, che invertono il senso in base alla stagione, oppure le brezze, che lo fanno giornalmente. E questo solo per citare due delle categorie più famose!
Nonostante per molti possa essere un problema, soprattutto d’inverno quando diventa particolarmente pungente, esiste dall’inizio dei tempi. Il vento, infatti, ha aiutato a rimescolare le sostanze nei mari, consentendo la nascita della vita.
Inoltre, consente anche lo spostamento delle nuvole, portando acqua, e può essere un’ottima fonte energetica. Non dimentichiamo che consente anche di trasportare il polline!