Perché Harry Potter è un mezzosangue?

In Harry Potter la distinzione tra purosangue e mezzosangue – o nati babbani – è fondamentale lungo tutta la storia. La purezza del sangue è un concetto magico molto importante proprio perché distingue i maghi in due categorie diverse. Tuttavia, perché Hermione Granger sia una mezzosangue è noto a tutti, ma perché anche Harry Potter è un mezzosangue?


La purezza di sangue

Descritta nei libri anche come “status di sangue”, la purezza del sangue di mago è per alcune casate molto importante. L’intera società magica di Harry Potter si distingue in due categorie: i purosangue e i mezzosangue.

I purosangue sono tutti coloro che non hanno nel proprio albero genealogico dei babbani o che, quanto meno, credono di non averne. La purezza di sangue è molto importante soprattutto per i membri della casata di Serpeverde, poiché il loro fondatore Salazar Serpeverde sembrerebbe essere stato colui che ha particolarmente sottolineato l’importanza del non avere discendenti babbani nella propria famiglia.

Secondo la storia narrata da J.K. Rowling nei suoi libri, era stato proprio lui dopo la fondazione di Hogwarts insieme a Tosca Tassorosso, Corinna Corvonero e Godric Grifondoro a richiedere che solo i figli dei purosangue continuassero a frequentare la scuola. 

Tuttavia, i suoi colleghi non accettarono e fu per questo che Serpeverde fu cacciato da Hogwarts.

Per poter essere un purosangue, quindi, secondo i più estremisti, occorre che la propria discendenza sia libera dai babbani per diverse generazioni. A più riprese, infatti, nei libri si racconta che spesso erano soliti sposare i propri cugini in modo da garantire la purezza del sangue.

I traditori del sangue e i mezzosangue

Vi sono alcuni purosangue che intrattengono rapporti con i nati babbani e che per questo sono definiti “traditori del proprio sangue”. Questo perché in qualche modo sporcano la propria discendenza anche soltanto stringendo dei rapporti con i maghi non puri.

James Potter, padre di Harry, è ritenuto dai più estremisti rappresentanti di Serpeverde come un traditore del proprio sangue perché ha deciso di sposare Lily Evans, per metà babbana perché non è nata in una famiglia di maghi e streghe.

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I mezzosangue sono infatti quei maghi che nella propria discendenza contano anche dei rappresentanti babbani. In linea generale un genitore mago avrà un figlio altrettanto mago, perché i geni magici tendono a prevalere su quelli babbani. 

I mezzosangue nella serie di Harry potter sono moltissimi, soprattutto fra i personaggi principali: lo stesso Lord Voldemort, appartenente a Serpeverde che per tutta la storia rinnega la propria dinastia, è nato in realtà da una madre purosangue, diretta discendente di Salazar Serpeverde, ma da un padre babbano.

Quindi, alla luce di tutto questo è facile intuire perché Harry Potter è un mezzosangue. Suo padre, James Potter, è un mago purosangue nato da una dinastia di maghi, ma sua madre, Lily Evans, è una mezzosangue nata all’interno di una famiglia babbana. 

I mezzosangue nell’opera originale

Come spesso accade, quando i libri vengono tradotti dall’inglese all’italiano spesso vengono perse alcune sfumature. Infatti, J.K. Rowling, madre del piccolo maghetto inglese, utilizza due termini diversi per fare riferimento ai mezzosangue nella sua opera.

Quando si riferisce ai maghi che hanno nel proprio albero genealogico almeno una persona babbana, tende ad usare il termine “half blood”, che significa letteralmente “mezzo sangue” ed è per questo che è stato tradotto nello stesso modo in italiano.

Però, quando fa riferimento alle persone che, come Hermione Granger, sono nate con poteri magici ma in una famiglia babbana, utilizza il termine “mudblood”, che è stato poi reso in italiano (nelle traduzioni successive alla prima) come “sanguemarcio”, proprio per fare riferimento al sangue sporco posseduto dai figli dei babbani. 

Questa sfumatura di traduzione è utile a capire meglio la posizione di Voldemort: lungo tutta la storia mostra il suo disprezzo per le persone con il sangue misto, ma in realtà fa riferimento (ed è chiaro nella traduzione inglese) ai mudblood, ovvero ai sanguemarcio e non ai mezzosangue, perché è consapevole di esserne lui stesso uno e ritiene comunque che siano migliori dei nati babbani. 

La posizione di J. K. Rowling sulla purezza di sangue

Agli occhi di molti, tutti questi riferimenti alla purezza del sangue hanno richiamato degli elementi del razzismo e del pregiudizio tipici della Seconda Guerra Mondiale e degli anni che l’hanno preceduta.

J.K. Rowling è stata a tal proposito intervistata ed ha chiarito la sua posizione, specificando di aver voluto trattare il tema del pregiudizio fin dall’inizio, creando un protagonista imperfetto secondo gli estremisti magici come Lucius Malfoy. Nonostante ciò, lo stesso Lucius è nato da madre babbana, anche se lo nega, per cui è evidente anche l’ambiguità che i suoi personaggi portano con sé. 

L’intento dell’autrice non era quello di riprendere la distinzione creata dai nazisti, quanto piuttosto far sì che Harry Potter fosse un mezzosangue, imperfetto per definizione e fiero della propria ascendenza. 

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