Perché Hitler prese il potere?
Protagonista indiscusso della seconda guerra mondiale, personaggio discutibile ed uno dei malvagi più famosi della storia. Nessuno di noi si chiede come mai il dittatore tedesco abbia fatto ciò che ha fatto, perché le sue scelte non hanno motivazioni razionali da noi contemplate. Una domanda però ce la siamo fatti tutti: perché Hitler prese il potere?
Nato nel 1889 in un villaggio austriaco, la sua prima aspirazione era quella di diventare un pittore. Era però incompreso, tanto che due volte non riuscì ad entrare all’Accademia delle Belle Arti di Vienna.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, si arruolò come volontario nell’esercito. È durante questo periodo che nasce in lui la convinzione che l’Austria fosse stata sconfitta a causa dei governatori tedeschi e degli ebrei. Quella ebraica era ormai una vera e propria ossessione, una certezza scientifica per lui ed altri tedeschi, francesi e russi.Il Trattato di Versailles, che aveva sancito la fine della guerra, aveva previsto per la Germania delle condizioni davvero dure. L’impero tedesco aveva perso parte dei suoi territori coloniali, il suo esercito venne ridotto, avrebbe dovuto pagare 132 miliardi di marchi d’oro (la quota è stata saldata soltanto nel 2010!).
Dopo essersi trasferito a Monaco di Baviera, cominciò a partecipare a diversi circoli di estrema destra. Questi erano molto arrabbiati proprio a causa della firma di quest’armistizio. L’anno successivo alla fine della guerra, nel 1919, fu incaricato dall’esercito di spiare uno di questi circoli, il Partito Tedesco dei Lavoratori.
Dopo qualche tempo, abbandonò l’esercito e si iscrisse al Partito di sua volontà. Fu nel gennaio del 1920 che ebbe inizio la sua carriera politica. Nell’ottobre dello stesso anno tenne il suo primo discorso pubblico, dimostrandosi ammaliante e capace di catturare l’attenzione del pubblico.
Proprio grazie a queste sue capacità vi furono moltissime donazioni, proprio per sovvenzionare il partito. Cominciò a tenere sempre più discorsi, attaccando il Trattato di Versailles e le condizioni in cui la Germania navigava in quel periodo.
Diventò in poco tempo il leader indiscusso del partito, al quale cambiò nome in Partito nazional-socialista dei lavoratori tedeschi. Il partito, però, passerà alla storia come Partito nazista. Scelse come simbolo la svastica, un sole orientale.
Riorganizzò il proprio partito, dando vita alle squadre d’assalto e alle camicie brune, che avrebbero dovuto terrorizzare gli avversari.
Quindi, perché Hitler prese il potere? In parte perché fece in modo di non avere alcun avversario, in parte perché le sue scelte politiche lasciavano pensare che avrebbe potuto davvero risollevare le sorti tedesche.
In quel periodo l’inflazione cresceva, non a causa dei risarcimenti dovuti al Trattato di Versailles ma della crisi mondiale. Nonostante ciò, Hitler dava sempre la colpa all’armistizio. Nel 1923 la Francia invase la regione della Ruhr, un’area industriale ricca di carbone e ferro.
Il governo tedesco decise di attivare una resistenza passiva dei lavoratori, con scioperi e sabotaggi. Era il momento perfetto per Hitler per fare la propria mossa. Poteva infatti dimostrare che i governanti erano deboli e avevano tradito la loro patria.
Progettò un colpo di stato andato male che lo portò in carcere, ma anche su molti giornali. Fu condannato a cinque anni, in cui ebbe il tempo di scrivere il Mein Kampf, La mia battaglia, che conteneva tutte le sue idiozie sulla razza ariana.
Uscì dal carcere nel 1924 grazie ad uno sconto di pena e fondò subito le unità speciali SS, che avrebbero dovuto occuparsi di difenderlo. Con il crollo della borsa di Wall Street del 1929, Hitler riuscì ad ottenere l’appoggio delle industrie, aveva ormai il controllo dei media che lo adoravano. La cosa più importante che riuscì a controllare era la paura.
Il suo partito contava ormai quasi duecentomila iscritti, ai quali richiedeva soltanto di aver fiducia. Nelle elezioni del 1930 riuscì ad ottenere il 18% dei voti e l’anno successivo i suoi iscritti divennero 700 mila. Quando nel 1932 si tennero le elezioni per la presidenza della repubblica, riuscì ad ottenere il 36% dei voti, non sufficienti però per giungere al potere.
Ma allora perché Hitler prese il potere? Come ha fatto ad ottenerlo?
La legge tedesca prevedeva che fosse il presidente a nominare il proprio cancelliere. A quelle elezioni il cancelliere divenne Franz von Papen, seguito da Kurt von Schleicher. Il presidente, Hindenburg, subì diverse pressioni per rendere Hitler cancelliere e fu convinto che avrebbe potuto manovrarlo a proprio piacimento.
Per questo, Hitler divenne cancelliere. Nel 1934 il presidente morì e fu così che Hitler assunse il potere, dando il via in modo del tutto legale alla dittatura tedesca.