Perché l’ora legale fa risparmiare?

L’ora legale è stata approvata nel 1916 dalla Camera dei Comuni del Regno Unito, poi seguito da molti altri paesi in questa decisione. Consiste nello spostare di un’ora in avanti le lancette dell’orologio per sfruttare la luce solare e si oppone all’ora solare che invece viene utilizzata durante l’inverno. Da diversi anni, ormai, si sta pensando di estendere l’ora legale a tutto l’anno per riuscire a tenere sotto controllo i costi delle bollette: ma perché l’ora legale fa risparmiare?


L’ora legale: che cos’è?

Mentre in passato i contadini si svegliavano sempre all’alba, seguendo senza rendersene conto l’accorciarsi e l’allungarsi delle giornate, con l’invenzione dell’orologio intorno al Seicento ci si è resi conto che in realtà le giornate avevano ritmi diversi in termini di luce e buio, a seconda che si trattasse dell’inverno o dell’estate.

Benjamin Franklin già nel 1784 si pose come problema il risparmio del denaro speso nelle candele, sebbene la sua proposta di variare l’orario delle lancette con l’arrivo dell’estate non fu mai accolta positivamente. 

In seguito alla Prima Guerra Mondiale, invece, con la necessità di dover risparmiare sui costi, gli inglesi adottarono questo sistema poi passato alla storia come ora legale, che gli consentiva di risparmiare energia elettrica in un momento così complesso.

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L’ora legale: perché fa risparmiare?

L’ora legale fa risparmiare perché consente di sfruttare un’ora di luce, e di conseguenza anche di calore solare, in più. Grazie a questa ora in più, è possibile ritardare la necessità di dover utilizzare l’energia elettrica per accendere le luci, sia in casa che all’interno degli uffici.

Occorre specificare che ovviamente non fa risparmiare a livello individuale delle enormi quote, ma consente ad esempio di dover ritardare di un’ora l’accensione delle luci quando comincia a fare buio e ciò può comportare a livello globale un grande risparmio. 

Proprio per questo, già nel 2018 il Parlamento Europeo aveva votato e raggiunto l’84% di voti in favore dell’adozione in tutti gli Stati membri dell’ora legale per tutto l’anno, abolendo l’ora solare normalmente in vigore da ottobre fino a marzo. 

In realtà occorre specificare che comunque le stime effettuate e gli studi che cercano di capire il risparmio dell’ora legale sono svolti durante i mesi estivi, durante i quali le ore di luce sono comunque maggiori a quelle di buio, mentre in media durante il periodo in cui è in vigore l’ora solare, da ottobre a marzo, comunque vi sono almeno due ore in meno di luce ogni giorno a causa dell’accorciamento delle giornate.

Quanto si risparmia con l’ora legale?

L’ora legale fa risparmiare perché consente di sfruttare meno energia elettrica legata all’illuminazione, anche negli uffici. Secondo le stime, tra il 2004 e il 2021 nei mesi estivi in cui l’ora legale è stata in vigore gli italiani hanno risparmiato all’incirca 1,8 miliardi di euro.

Proprio per questo è stata lanciata la proposta da parte del Parlamento Europeo di estendere l’ora legale a tutto l’anno, sebbene a causa della pandemia il processo di discussione di questo tema è stato rimandato a data da destinarsi. 

Nello stesso tempo, grazie all’ora legale si risparmia anche sulla quantità di anidride carbonica introdotta nell’aria, che si riduce in media di 300 mila tonnellate per ogni periodo in cui è attiva.

Ad esempio, nel 2020 grazie all’ora legale sono stati risparmiati all’incirca 66 milioni di euro e sono state emesse 200 mila tonnellate in meno di anidride carbonica rispetto all’anno precedente.

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