Perché le rondini tornano in primavera?

Le rondini sono uccelli conosciuti soprattutto per le loro capacità di volo e sono presenti in tutto il mondo. Secondo gli studi, sono una specie nata in Africa e poi diffusa in tutti gli altri continenti. Infatti, sono capaci di riprodursi ovunque, tranne che in Antartide dove le temperature sono troppo rigide. Nonostante si siano adattate a tantissimi climi, le rondini ogni inverno le vediamo migrare via per poi vederle ritornare in primavera, ma come mai con la primavera le rondini ritornano?

La migrazione delle rondini

Le rondini sono un vero e proprio simbolo della primavera perché ogni anno le vediamo arrivare durante questo periodo e nidificare in tutto il territorio. Sono degli uccelli con il corpo sottile ed una coda biforcuta, conosciuti proprio perché sono dei migratori

Le rondini sono infatti capaci di viaggiare ogni anno dagli 8.000 ai 10.000 km, per spostarsi in genere dall’Europa all’Africa e viceversa. In particolare, da aprile fino ad ottobre nidificano nell’emisfero settentrionale, per poi spostarsi in quello meridionale da novembre a marzo e svernare, cioè passare l’inverno in un luogo con temperature migliori. 

In Italia il loro arrivo è sempre attorno al periodo di marzo e aprile, ed è per questo che le rondini sono associate all’arrivo della primavera, perché intorno a questo periodo ricorre anche l’equinozio di primavera. 

Le migrazioni che ogni anno compiono e che richiedono di volare per periodi estremamente lunghi di tempo non sono semplici. Proprio per questo, la durata media di vita di una rondine è un periodo di tempo abbastanza breve, che si aggira intorno ai quattro anni. 

Quando si dice che “le rondini tornano in primavera” lo si fa perché durante questo periodo rientrano dai territori africani più caldi dove hanno compiuto lo svernamento e ritornano nei territori dove avevano costruito i propri nidi

Le rondini, infatti, hanno un’ottima memoria e sono capaci di ritornare ogni anno nello stesso nido, dove vengono depositate nuove uova. Se il nido dovesse essere danneggiato, tendono comunque a ricostruirlo nello stesso luogo dell’anno prima, portando nuovi rami, fili d’erba e fango. 

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Quando vanno via le rondini?

Di solito le rondini cominciano ad andare via già nei primi giorni di settembre, quando il tempo comincia a cambiare e le temperature si abbassano. Durante tutto il mese, le rondini ritornano verso l’Africa dove vivono il loro svernamento, ovvero il periodo invernale.

Dove migrano le rondini?

Ogni anno, le rondini migrano dall’emisfero settentrionale a quello meridionale, e viceversa. In genere, fra la primavera e l’estate si trovano nell’emisfero settentrionale, in Italia e in generale in Europa; durante l’autunno e l’inverno, invece, migrano in territori più caldi come l’Africa. 

Il loro viaggio è in genere molto lungo, in media dura da una a due o tre settimane, perché percorrono in media 320 km viaggiando almeno 10 ore al giorno. 

Quando arrivano le rondini in Italia?

Negli ultimi anni si è verificata una diminuzione della migrazione delle rondini in Italia. Nel 2013, infatti, è rientrato in Italia soltanto il 50% delle rondini che aveva raggiunto il nostro paese solo 10 anni prima. 

La Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (Lipu) ha stabilito che il problema fosse legato al cambiamento climatico, dell’habitat naturale di questi uccelli e all’inquinamento

Oggi questo numero è nettamente in aumento e le rondini ritornano in primavera ogni anno anche in Italia. Di solito, nel nostro paese le rondini arrivano intorno ad aprile, per poi andare via i primi giorni di settembre.

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