Perché i salmoni vanno controcorrente?
Il salmone, il cui nome originario è Salmo salar, è un pesce estremamente particolare, che vive soprattutto in ambienti freddi, nonostante negli ultimi anni siano stati introdotti anche in paesi più caldi, come il Cile o l’Argentina. La loro carne è considerata molto privilegiata, ed è questo un fatto noto a tutti. Quello che in pochi sanno, però, è perché i salmoni quando nuotano vanno controcorrente.
Il salmone è un pesce d’acqua dolce o salata?
Il salmone è anche denominato salmone dell’Atlantico, per la sua presenza soprattutto nei mari freddi del Nord, nell’oceano Atlantico. Ci sono moltissimi esemplari che si possono osservare nel mar Bianco o nel mare di Barents, che invece si trovano in corrispondenza del Mare Glaciale Artico.
In realtà è impossibile classificare il salmone come un pesce che si trova nel fiume o nel mare, perché in realtà cresce in entrambi, in momenti diversi del suo ciclo di vita. Ci sono anche alcuni esemplari che si possono ritrovare in laghi finlandesi o svedesi.
Il passaggio dall’acqua dolce a quella salata è legato al ciclo di vita di questo pesce, che cambia habitat a seconda della fase in cui si trova. Infatti, i salmoni nascono nei fiumi, e vengono trasportati in genere dai torrenti fino al mare quando hanno all’incirca due anni di vita e stanno per svilupparsi completamente.
Cominciano a spostarsi dal fiume al mare perché cominciano anche a cacciare, quindi per cercare delle prede si ritrovano a spostarsi per il fiume e per i torrenti. Di solito quando arrivano al mare tendono a sostare negli abissi, dove crescono sviluppandosi completamente e raggiungendo dai 120 ai 150 cm di lunghezza.
Come mai i salmoni nuotano controcorrente?
Quando raggiungono l’età adatta per riprodursi, i salmoni devono necessariamente risalire la corrente dei fiumi, perché per potersi sviluppare le loro uova hanno la necessità di un ambiente con acqua dolce e ossigenata.
Risalire un fiume non sarebbe semplice neanche per un umano, soprattutto in presenza di temperature molto basse e di correnti molto forti: spesso devono risalire anche 5000 km, fino a raggiungere il fiume nel quale sono nati.
Nel percorso di risalita non si lasciano abbattere dagli ostacoli che incontrano sul loro cammino ed è per questo che spesso vediamo i salmoni saltare fuori dall’acqua. In questo modo, infatti, possono superare l’ostacolo e proseguire nel loro cammino.
In particolare, quando arrivano al fiume in cui sono nati, in genere si recano in acque poco profonde e molto fredde, dove cominciano a deporre le uova. Si posizionano vicino ad un fondo di ghiaia sufficientemente adatta e depongono uova in grandissima quantità. Infatti, sono capaci di deporre fino a 2000 uova per ogni kg corporeo ed una femmina di salmone può pesare anche fino a 5 kg!
A questo punto il maschio feconda queste uova. I salmoni durante questo periodo non si nutrono ed è per questo che risalgono i fiumi stremati, per poi abbandonarsi e lasciarsi trascinare di nuovo giù dalla corrente.
Non tutti riescono a ritornare in mare dopo aver deposto le uova. Alcuni di loro, infatti, quando si lasciano andare giù dalla corrente muoiono a causa degli ostacoli trovati sul loro cammino che questa volta non hanno le forze di saltare.
Quando risalgono i fiumi i salmoni?
I salmoni risalgono i fiumi in alcuni periodi specifici, che variano a seconda dell’età. Ad esempio, gli esemplari più adulti tendono a spostarsi dal mare ai fiumi di solito alla fine dell’autunno.
Invece, gli esemplari di taglia media in primavera e quelli più piccoli durante l’estate, anche perché in questi momenti le correnti sono di solito meno forti di quelle invernali, per cui il loro percorso è più semplice da affrontare.