Perché si festeggia Ferragosto?

Una delle feste più importanti in Italia è Ferragosto, che si celebra ogni 15 agosto. Secondo le credenze cattoliche è una celebrazione dell’ascensione al cielo della Vergine Maria, invece secondo la credenza pagana coincide con il periodo di riposo dal raccolto nell’Impero Romano.


Ferragosto: le origini della festa

La storia di questa festa è lunga e ricca di leggende. Nel 18 a.C. l’imperatore Augusto voleva che i contadini che lavoravano nei campi in quel periodo potessero fare una pausa. Così dichiarò che il 15 agosto sarebbe stata una vacanza dal lavoro quotidiano. Diverse centinaia di anni dopo, nel 274 d.C., l’imperatore Aureliano dichiarò che tutto l’impero avrebbe festeggiato in quel giorno, e lo associò al Culto del Sol Invictus, cioè il Sole Invitto. Nel 1350 Papa Clemente VI lo aggiunse al calendario della chiesa come celebrazione dell’ascensione al cielo di Maria.

Si crede che questa festa abbia le sue radici nell’antica festa romana chiamata Consualia Aestiva, che si teneva il 21 agosto di ogni anno. La festa onorava Consus, che era un dio agricolo e protettore dei cereali. Ci sono molte altre teorie sul perché questa festa sia nata, che ruolo abbia avuto l’imperatore Augusto nella sua creazione e come sia stata associata a Maria.

Indipendentemente dalle sue origini, Ferragosto è diventato una parte importante della cultura italiana nel corso degli anni, e gli italiani colgono l’occasione per festeggiare con le loro famiglie e gli amici, proprio come fanno gli americani nel giorno del Ringraziamento.

Perché si chiama Ferragosto?

Il nome della festività di Ferragosto, celebrata in Italia, è una contrazione di “feriae Augusti“, o “vacanze di Augusto”. Infatti, si tratta di una festività in onore di Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano. 

La leggenda su Ferragosto

La leggenda narra che in un giorno caldo e secco di agosto, alcuni pastori stavano conducendo le loro pecore verso un ruscello per dissetarsi. Scoprirono che l’acqua si era prosciugata, ma invece di essere arrabbiati per questo, lo videro come un segno degli dei. Così decisero di ringraziarli facendo un sacrificio. Tagliarono degli steli di grano, li intrecciarono in una corona e la appesero al collo di una delle loro pecore. Poi ringraziarono gli dei e bevvero a sazietà in una sorgente vicina.

Quando si diffuse la notizia di questo rituale, la gente cominciò ad eseguirlo ogni anno il 15 agosto come un modo per ringraziare gli dei per aver portato la pioggia durante la stagione del raccolto, che era cruciale per la loro sopravvivenza.

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