Perché si festeggia Halloween?

Da diversi storici, la notte Halloween viene associata alla festa celtica di Samhain, che significa “fine dell’estate“. Secondo il vecchio calendario celtico, in uso oltre due millenni fa fra l’Inghilterra, l’Irlanda e la Francia del Nord, l’anno nuovo iniziava proprio quella notte, il 31 ottobre.
Nell’840, invece, papa Gregorio IV, diede vita alla festa del primo novembre, la festa di Ognissanti. Probabilmente, il desiderio era proprio quello di una certa continuità col passato, segnando questa festa il giorno successivo.
Secondo diversi storici, Samhain era una festa dedicata al folclore, agli incontri col soprannaturale, ma non alla morte. Questo tema, infatti, è stato associato ad Halloween soltanto in un secondo momento. Si trattava, inizialmente, di una festa religiosa, dedicata agli antichi culti.

Si credeva che alla vigilia del nuovo anno, Samhain richiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti e che in quella giornata potessero rincontrare i propri cari.
Il nome Halloween, infatti, deriva proprio dalla contrazione di una frase: All Hallows’ Eve. Traduzione letterale è Notte di tutti gli spiriti sacri, che cadeva proprio prima della vigilia di tutti i Santi. Proprio per questo, data l’associazione con la morte e l’occulto, la Chiesa ha deciso di sconfessare questa festa. Ma allora, perché si festeggia Halloween?
Perché con il protestantesimo e l’eliminazione della festa di Ognissanti il primo novembre, Halloween divenne una festa laica. Streghe, zombie e mostri sono nati con il cinema! Prima si pensava, piuttosto, che potesse esservi un contatto con l’aldilà, ma non si credeva possibile l’incontro con figure soprannaturali di questo tipo.