Perché si festeggia la notte di Halloween?

Halloween, conosciuta per essere la notte più terrificante dell’anno, porta con sé una serie di tradizioni che affondano le loro radici in tempi molto lontani. Vedendo la gente mascherata, i temi cupi e le zucche sui davanzali dei balconi, vi siete mai chiesti perché si festeggia Halloween?
Scopriremo insieme in questo articolo le sue origini, il motivo del suo nome e come questa festività, nata lontano dalle nostre terre, ha affascinato così tanti milioni di italiani!

L’origine della festa di Halloween: dove e quando è nata

Halloween affonda le sue radici in un’antica festa celtica chiamata Samhain, celebrata al termine della stagione del raccolto e il cui nome significava proprio “fine dell’estate”. Secondo il vecchio calendario celtico, in uso oltre due millenni fa fra l’Inghilterra, l’Irlanda e la Francia del Nord, l’anno nuovo sarebbe iniziato proprio quella notte, il 31 ottobre.

Si riteneva che durante Samhain, il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventasse sottile, permettendo agli spiriti di passare liberamente e, proprio per questo, i Celti accendevano grandi falò e indossavano costumi realizzati appositamente per proteggersi dagli spiriti maligni. Samhain, infatti, era una festa dedicata al folclore e agli incontri col soprannaturale, ma non alla morte o all’oscurità. Questo tema, infatti, è stato associato ad Halloween soltanto in un secondo momento.

Quando i Romani conquistarono le terre celtiche, le festività romane come quella dedicata alla dea Pomona si fusero con quelle celtiche, come Samhain, dando una nuova veste a questa tradizione. Questa combinazione di tradizioni e credenze ha creato quello che oggi conosciamo come la festa di Halloween, che celebra il mistero, la magia e il soprannaturale.

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Perché Halloween si chiama così

Nell’840, papa Gregorio IV diede vita alla festa del primo novembre, la festa di Ognissanti. Il nome Halloween, infatti, deriva proprio dalla contrazione di una frase: All Hallows’ Eve, la cui traduzione letterale è Notte di tutti gli spiriti sacri.

Infatti, la notte di Halloween cade proprio alla vigilia della festa di Ognissanti. Proprio questo, probabilmente, è stato il motivo per cui tra il cristianesimo e la notte di Halloween non c’è mai stato buon sangue: la Chiesa, infatti, ha a lungo criticato la festività, sconfessandola.

Nel corso degli anni, però, grazie all’influenza del protestantesimo e del laicismo, la festività è diventata molto popolare e ha potuto diffondersi a macchia d’olio non soltanto in Italia, ma anche nel mondo.

La notte di Halloween: si festeggia oppure no?

Mentre in paesi come l’Irlanda e gli Stati Uniti la festa di Halloween è profondamente radicata nella cultura, in Italia la sua celebrazione è un fenomeno relativamente recente. Il fascino del mistero, l’amore per le storie di fantasmi e la commercializzazione della festa hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua diffusione nel nostro paese.

Negli anni ’90, l’influenza della cultura americana, soprattutto attraverso film e serie televisive, ha introdotto l’Italia ai concetti di “trick or treat” (dolcetto o scherzetto) e alle feste in costume. Inoltre, l’idea di festeggiare con decorazioni, zucche intagliate e costumi ha attratto molti, specialmente i giovani.

Proprio per questo, si tratta di una festività molto apprezzata soprattutto dai bambini, sebbene trovi largo consenso anche in persone più adulte che vogliono passare una notte all’insegna dell’orrore e del divertimento.

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