Perché le sigarette elettroniche stanno sostituendo quelle tradizionali?

Non è ormai più un segreto la popolarità che, da quando hanno fatto la loro comparsa per la prima volta, le sigarette elettroniche hanno acquisito, conquistando nuovi vapers giorno dopo giorno.

Dalla semplice Vape Pen o E-cig usa e getta, fino alle Box Mod più complesse o agli Starter Kit ricaricabili, come i nuovi modelli di sigaretta elettronica KIWI, oggi questi dispositivi rappresentano una sfida concreta al predominio delle sigarette tradizionali.

Si tratta di un cambiamento epocale che coinvolge milioni di fumatori in tutto il mondo e che pone le sue basi su una combinazione di più fattori, che vogliamo andare ad analizzare in questo articolo.

La sigaretta elettronica provoca meno danni alla salute

Uno dei motivi principali che sta rendendo la sigaretta elettronica non solo la scelta prediletta di fumatori che vogliono allontanarsi dal fumo, ma anche dei nuovi vapers che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di abitudine è legata alla salute.

Le classiche “bionde” sono infatti caratterizzate dalla presenza della nicotina, una sostanza psicoattiva che si trova nella pianta del tabacco e che è la diretta responsabile della dipendenza da fumo. Inoltre, le sigarette tradizionali funzionano tramite combustione, che rilascia oltre 70 sostanze nocive per la salute, tra cui catrame e monossido di carbonio, altamente dannosi per l’organismo.

Le E-cig sono invece dispositivi innovativi che vaporizzano un liquido (con o senza nicotina), convertendolo in vapore da inalare. Non c’è quindi combustione: il liquido viene semplicemente riscaldato tramite energia fornita dalla batteria che alimenta l’atomizzatore, abbassando la percentuale di sostanze nocive inalate.

Di conseguenza, per quanto non siano totalmente esenti da rischi, le sigarette elettroniche sono considerate meno dannose rispetto a quelle tradizionali dal punto di vista della salute e rappresentano un’opzione più sicura per ridurre i danni derivanti dal fumo.

La sigaretta elettronica riduce i rischi del fumo passivo

Quando si parla di fumo passivo, si intende quello che viene inalato involontariamente dalle persone che si trovano a contatto con fumatori “attivi”.

Nelle sigarette tradizionali, il fumo passivo consiste in particelle nocive e sostanze tossiche rilasciate nell’ambiente sia dal fumo esalato, sia dalla sigaretta accesa (fumo laterale) per la combustione del tabacco e della carta.

Respirare questo fumo per lunghi periodi può mettere le persone a rischio di sviluppare non solo tumori e malattie cardiovascolari, ma anche danni polmonari e infezioni alle vie respiratorie.

Al contrario, le sigarette elettroniche non producono fumo, ma vapore passivo che presenta una percentuale di sostanze potenzialmente nocive (nicotina, tracce di glicole propilenico e glicerina vegetale e piccole quantità di composti organici e metalli) decisamente più bassa rispetto a quello delle sigarette tradizionali.

Inoltre, mentre il fumo passivo si deposita su superfici e persiste nell’aria per lunghi periodi, il vapore si disperde rapidamente e non lascia residui significativi.

Per tutti questi motivi, i fumatori che cercano di ridurre il proprio impatto sulla salute di chi gli sta intorno stanno passando alla sigaretta elettronica.

La sigaretta elettronica elimina la dipendenza

Un altro motivo che rende le E-cig un prodotto sempre più scelto soprattutto dai fumatori è la loro capacità di controllare la dipendenza da nicotina, fattoreche rende particolarmente difficile riuscire a smettere di fumare.

In questo senso, le sigarette elettroniche consentono di soddisfare la dipendenza dalla nicotina, senza però generare l’esposizione ai danni più gravi tipici del tabacco combusto, minimizzando così gli effetti negativi.

Questi dispositivi, oltre a consentire di controllare questa dipendenza, sono anche molto utili per eliminarla del tutto: grazie alla possibilità di svapare a diverse concentrazioni di nicotina, è possibile ridurre gradualmente il consumo fino ad abbandonare completamente la dipendenza.

La sigaretta elettronica è un’abitudine più economica

Il fatto che la sigaretta elettronica stia scalando la classifica delle preferenze, a discapito di quelle tradizionali, è dovuto anche ad un fattore economico.

Sebbene l’investimento iniziale in un dispositivo elettronico possa essere anche elevato, i costi successivi si riducono all’acquisto di liquidi e componenti di ricambio, in quanto le E-cig possono durare anche diversi anni.

Tutto il contrario vale per le sigarette tradizionali, la cui abitudine di fumo richiede una spesa ricorrente (spesso anche quotidiana) legata ai pacchetti.

La possibilità di risparmiare denaro rappresenta quindi un forte incentivo per molti fumatori a considerare le sigarette elettroniche come una valida alternativa per limitare le uscite mensili.

La sigaretta elettronica ha un impatto ambientale minore

Infine, tra le ragioni che rendono le E-cig un prodotto che potrebbe sostituire del tutto le sigarette tradizionali c’è anche l’aspetto ambientale.

Le sigarette tradizionali sono infatti molto inquinanti: non solo producono milioni di mozziconi, uno dei rifiuti più diffusi al mondo, ma anche i filtri rappresentano un problema, in quanto impiegano anni a degradarsi e rilasciano sostanze chimiche tossiche nell’ambiente.

Secondo i dati, ogni anno nel mondo finiscono a terra, nel sottosuolo e falde acquifere, 4,5 trilioni di filtri e i loro agenti chimici: l’ambiente li assorbe, li incorpora e li rimette in circolo.

Anche la produzione del tabacco è una problematica a livello ambientale: richiede grandi quantità di terreno agricolo, acqua e pesticidi favorendo la deforestazione, riducendo la biodiversità e generando emissioni di anidride carbonica e metano.

Le sigarette elettroniche, invece, pur essendo prodotti elettronici che richiedono una gestione responsabile, producono meno rifiuti immediati, con un impatto complessivo significativamente inferiore rispetto al fumo tradizionale.

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