Perché il Titanic non è mai stato portato in superficie?
La storia del Titanic è diventata di grande interesse per il pubblico nel 1997, grazie all’uscita del film con Kate Winslet e Leonardo Di Caprio. Ciò che non tutti sanno è che dietro a quello che fu raccontato sul grande schermo, vi è una storia vera ed un transatlantico realmente esistito ed affondato nel 1912. L’elemento curioso è che in seguito al naufragio, la nave è rimasta esattamente dov’era: ma perché il Titanic non è mai stato portato in superifice?
La storia del Titanic
Il Titanic era un transatlantico, una nave creata dalla Gran Bretagna insieme ad altre due perfettamente identiche, che avrebbero dovuto consentire il trasporto di passeggeri dalla madre patria fino alle colonie inglesi in America. Dopo una costruzione di all’incirca un anno, nell’aprile del 1992 il transatlantico è stato per la prima volta testato in mare.
Il nome assegnatogli non è casuale: deriva dalla mitologia greca, in particolar modo dai Titani, gli dei più antichi di tutti, nati dal Cielo e dalla Terra, che hanno poi dato vita alla stirpe di dei che tutti conosciamo. Il nome importante è indicativo anche del lusso all’interno della nave, progettata per passeggeri che appartenevano a ceti sociali medio-elevati. Gli interni della nave, infatti, erano decorati secondo lo stile del palazzo di Versailles, con inserti in marmo e archi con dei capitelli estremamente ricercati. Prima di cenare vi erano concerti d’orchestra e i fumatori avevano un’intera sala dedicata con vetrate altissime e colorate.
Il primo viaggio ufficiale del Titanic è avvenuto l’11 aprile del 1912, con partenza da Southampton, in Gran Bretagna e con arrivo previsto a New York entro una settimana. Tuttavia, la nave affondò inaspettatamente solo tre giorni dopo la sua partenza.

La partenza del Titanic
Una volta lasciata Southampton la nave avrebbe dovuto raggiungere la Francia e l’Irlanda, per poi prendere la volta dell’Oceano Atlantico e raggiungere il porto di New York.
Il 14 aprile del 1912, dopo solo qualche giorno di viaggio, cominciarono a giungere degli avvertimenti da parte di altre navi che trasportavano passeggeri e carichi di materie prime, che segnalavano la presenza di diversi iceberg vaganti. Normalmente, gli iceberg sono dei blocchi di ghiaccio che staccandosi dai ghiacciai vagano per gli oceani sospinti dalle correnti e dal vento.
Poco prima della mezzanotte si resero conto che la nave che fin dalla sua costruzione era stata ritenuta come la più sicura al mondo, stesse per scontrarsi contro uno di questi iceberg. Il Titanic era stato progettato in modo da essere estremamente veloce, per cui non riuscirono a fermarlo in tempo e decisero di provare ad aggirare la massa di ghiaccio passandole semplicemente accanto. Tuttavia, la nave non resse il colpo e l’iceberg squarciò all’incirca un terzo della sua fiancata destra.
L’affondamento del Titanic
Generalmente, quando vengono realizzati dei progetti di ampia portata come quello di un transatlantico, si tende anche a valutare i possibili risvolti negativi: si immaginano incidenti e difficoltà e si tenta di prevedere quello che potrebbe accadere.
I progettisti del Titanic avevano preso in considerazione l’ipotesi che la nave potesse prendere acqua, perciò avevano realizzato sedici compartimenti stagni, ovvero una serie di divisioni all’interno dello scafo che consentono alla nave di galleggiare. Avevano fatto in modo che potesse restare a galla anche con quattro compartimenti del tutto colmi d’acqua, ma l’incidente con l’iceberg aveva causato un’apertura sul fianco destro della nave all’incirca di 90 metri, facendo allagare sei compartimenti ed impedendole di galleggiare.
A questo punto era chiaro che la nave sarebbe irrimediabilmente sprofondata e fu lanciato un allarme, ma purtroppo non vi erano altre navi vicine che avrebbero potuto raggiungere facilmente il Titanic e trarre in salvo i suoi passeggeri. La nave cominciò a riempirsi sempre più d’acqua, fino a quando l’eccessiva pressione provocata dalla prua completamente allagata non fece spezzare lo scafo in due parti.
Le conseguenze dell’affondamento
L’affondamento del Titanic ebbe tragiche conseguenze, soprattutto a causa delle caratteristiche della situazione in cui avvenne.
Molti passeggeri morirono affondando insieme alla nave, mentre altri morirono di ipotermia a causa dell’acqua estremamente fredda, di temperatura all’incirca intorno ai 2°C. Quando la nave più vicina riuscì a raggiungere il luogo dell’incidente, infatti, riuscirono a trovare soltanto 700 persone ancora vive, nonostante le persone imbarcate si aggiravano intorno alle 2200.
Si trattò di un vero e proprio disastro: ancora prima che il Titanic fosse completamente costruito, i giornali avevano già cominciato a parlarne come del transatlantico migliore mai costruito e che avrebbe consentito agli inglesi di spostarsi oltreoceano per costruire una vita diversa.

Perché il Titanic non può essere recuperato?
Se in un primo momento si è deciso di lasciare il Titanic dov’era, preoccupandosi di mettere in salvo le vittime del disastro, sono in molti ad essersi chiesti come mai nonostante sia passato oltre un secolo, nessuno abbia mai cercato di riportare il Titanic in superficie.
Le possibili spiegazioni sono diverse: in primo luogo, le acque in cui navigava quando è affondato sono estremamente profonde, tanto che dalle varie esplorazioni che sono state fatte si è stimato che la nave possa trovarsi a 4000 metri di profondità, incagliata nel fango. Inoltre, occorre anche prendere in considerazione che il peso complessivo del Titanic quando è stato costruito era di 52.310 tonnellate! Si tratta di un’operazione che richiede tecnologie estremamente avanzate ed un costo di diversi miliardi di dollari, considerando anche che si stima che i resti della nave possano disperdersi completamente entro i prossimi 30 anni.
Inoltre, il relitto si trova nel fondo dell’Oceano da oltre un secolo, per cui le condizioni dell’acciaio nell’acqua potrebbero essere estremamente pericolose per chi vi si avvicina e nel corso degli anni la nave, originariamente divisa in due parti, si è ulteriormente deteriorata fino a spezzarsi in quattro.
Reperti del Titanic riportati in superficie
Nonostante non si possa riportare il Titanic in superficie, sono diversi gli oggetti che sono stati recuperati durante diverse spedizioni e consegnati alla terraferma. Nonostante le critiche di saccheggio alle povere vittime siano state elevate, numerosi sono stati i reperti consegnati ai musei oppure recuperati dai privati e messi in vendita all’asta, per cifre che si aggirano intorno ai 20 milioni di dollari.
Fra questi, ad esempio, un orologio con le lancette già impostate sull’orario newyorkese, dei pettini da donna, le biglie utilizzate dai bambini, persino il cappello indossato da uno dei panettieri di bordo e il menù della serata del 10 aprile 1912.