Perché Virgilio non può accompagnare Dante in paradiso?

Virgilio accompagna Dante per una gran parte del viaggio descritto nella Divina Commedia, passando prima per l’Inferno e poi per il Purgatorio, fino a raggiungere le porte del Paradiso. Arrivati a questo punto, la guida di Dante è costretta a lasciare il Sommo Poeta, non potendo accedere al Paradiso. Ma Perché Virgilio non può entrare in Paradiso?


Virgilio e il Cristianesimo

Virgilio, il cui nome completo è Publio Virgilio Marone, è stato un famoso poeta romano vissuto negli ultimi anni precedenti all’avvento di Cristo. Molti lo conoscono per essere l’autore de l’Eneide, oltre che di altre opere letterarie come le Bucoliche e le Georgiche.

Dante Alighieri considera Virgilio come un personaggio di notevole importanza, sia per sé stesso che per tutte le altre persone. Proprio per questo motivo, gli conferisce il ruolo di guida per gran parte del suo viaggio nella Divina Commedia, ma nonostante questo è costretto a negargli l’accesso al Paradiso.

Infatti, dopo aver percorso tutti i 9 cerchi dell’Inferno ed essere salito sul monte del Purgatorio, Dante deve salutare Virgilio. Il motivo dietro a questo saluto risiede nel fatto che Dante, all’interno della sua opera, scinde il Virgilio storico dal Virgilio guida.

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La differenza tra Virgilio guida e Virgilio storico

Quindi, nonostante la grande ammirazione per il poeta romano, Dante tiene conto di ciò che Virgilio è stato durante la sua vita. Di conseguenza, lo inserisce nel Limbo o, come scrive lui nel 4° Canto dell’Inferno, il “primo cerchio che l’abisso cigne”.

Il Limbo è quel luogo dove si trovano tutti coloro che non meritano né la dannazione eterna all’Inferno, né la purificazione al Purgatorio, né la beatitudine in Paradiso. Nello specifico, Virgilio viene collocato all’orlo dell’Inferno perché rientra tra i non battezzati, seppur il fatto sia dovuto ad una questione temporale, essendo nato prima della nascita di Gesù e del Cristianesimo, e non per una questione personale.

Ne consegue, dunque, che Virgilio, in quanto pagano, non viene considerato degno di accompagnare Dante all’interno del Paradiso. Inoltre, Virgilio non può andare in Paradiso anche perché è il simbolo dell’intelligenza, o meglio l’allegoria della ragione, che però non basta, in quanto per poter vedere Dio ci vogliono la grazia e soprattutto la Fede.

Chi sostituisce Virgilio come guida?

Dopo il saluto tra Dante e Virgilio, è Beatrice a sostituire il poeta latino nel ruolo di guida attraverso i nove cieli del Paradiso. Tuttavia, non sarà lei la guida che accompagnerà Dante fino alla fine del viaggio. Infatti, giunti nell’Empireo, il decimo cielo, Beatrice cede il ruolo di guida a San Bernardo di Chiaravalle, che sarà la terza e ultima guida e accompagnerà Dante nell’ultimo tratto del viaggio ultraterreno.

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