Perché non si possono spargere le ceneri?

La cremazione è una pratica molto antica, che attraverso il fuoco brucia i cadaveri rilasciando gas, sali minerali e frammenti ossei, riducendoli poi in vera e propria cenere. In Italia, le ceneri sono del tutto associabili ad un vero e proprio cadavere ed è per questo che praticare alcune operazioni con esse potrebbe essere punibile a livello penale. Una delle cose da non fare, è disperdere le ceneri senza prima una adeguata autorizzazione: ma perché non si possono spargere le ceneri?


La cremazione: come si creano le ceneri

Si tratta di una pratica molto antica, sviluppata all’incirca 17 mila anni fa, in Australia. Successivamente questa usanza si è ulteriormente diffusa, arrivando anche in Europa intorno al 2000 a.C. 

Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, sono celebri i forni crematori istituiti dai nazisti, che garantivano per certi versi la scomparsa quasi invisibile di migliaia e migliaia di ebrei. 

Nel corso degli anni, diversi sono stati i dibattiti rispetto alla cremazione: le chiese ortodosse, ad esempio, sono estremamente contrarie ad ogni forma di manipolazione del cadavere, preferendo la classica sepoltura; invece, le chiese evangeliche e protestanti non hanno alcun tipo di remora nei confronti di questa pratica.

La cremazione riduce il cadavere in una serie di frammenti di ossa, che vengono poi ulteriormente ridotti fino a formare una vera e propria cenere, che è quella che andrebbe poi sparsa. 

Si possono spargere le ceneri di un defunto?

Dal momento che il cadavere ridotto in cenere ha comunque lo status di cadavere defunto, è necessario che vi sia riposta nel suo trattamento un’estrema cura nel rispetto della dignità umana. Proprio per questo, vi sono delle leggi che regolamentano lo spargimento delle ceneri che non può essere casuale.

Si possono spargere le ceneri di un defunto soltanto se quest’ultimo ne ha fatto esplicita richiesta nel proprio testamento, firmando la propria dichiarazione e se quest’ultima sia considerata valida dai pubblici ufficiali. Oppure, potrebbe essere sufficiente la richiesta fatta dal defunto all’associazione di cremazione, se ha specificato la sua volontà di vedere le proprie ceneri sparse nel territorio. 

Spargere le ceneri in Italia non è facile, soprattutto perché è necessario richiedere delle autorizzazioni specifiche. Qualora non si ricevessero delle autorizzazioni e si decidesse di spargere le ceneri, si potrebbe rischiare anche di essere accusati di reato penale. 

Quindi, spargere le ceneri è legale in Italia, ma con le dovute accortezze ed il consenso da parte delle amministrazioni comunali. Vi è infatti una vera e propria legge, la 130 del 30 marzo 2001, che si occupa di dare tutte le informazioni necessarie per procedere allo spargimento delle ceneri in modo sicuro, evitando rischi legali.

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Dove spargere le ceneri in Italia?

Dopo la cremazione, le ceneri possono essere conservate nei cimiteri, all’interno di cinerari comuni, oppure essere disperse nell’ambiente. Si può decidere di spargere le ceneri in diversi ambienti, attraverso la concessione delle autorizzazioni necessarie.

Ad esempio, si possono spargere le ceneri nei laghi, a patto che ci si trovi ad almeno 100 metri di distanza dalla riva, oppure nei fiumi se ci si trova lontani dai mulini natanti. Anche nelle aree private, lontane dai centri abitati ed all’aperto, con il consenso dei proprietari oppure nelle aree naturali definite giardini del ricordo, è possibile disperdere le ceneri dei propri cari. 

Si possono spargere le ceneri in mare?

Fino al 2001, prima della legge 130, non era assolutamente pensabile spargere le ceneri dei propri defunti in mare. Invece, ad oggi è possibile farlo ma con le dovute accortezze. 

Per poterlo fare in questo caso è necessaria una doppia autorizzazione, la prima da parte del Comune in cui si intende spargere le ceneri e la seconda da parte della Capitaneria di Porto. Per poter procedere secondo la legge è necessario che ci si allontani dalla riva di almeno 100 metri, a bordo di una barca a motore sulla quale deve essere presente uno skipper, ovvero un comandante sufficientemente esperto. 

Allo spargimento possono partecipare anche i parenti, senza alcun tipo di limitazione.

Si possono spargere le ceneri in montagna?

Anche per quanto riguarda lo spargimento delle ceneri in montagna, vi sono delle limitazioni simili a quelle legate al mare. Infatti, in questo caso è possibile farlo a patto che ci si trovi ad oltre 200 metri dal centro abitativo.

Qualora si decida di spargerle in un terreno privato, sarà inoltre necessario richiedere l’autorizzazione del proprietario che non può richiedere alcun tipo di riconoscimento economico per il gesto fatto. 

Perché è illegale spargere le ceneri?

Lo spargimento delle ceneri non è più illegale dal 2001, ma è necessario che si conoscano determinati aspetti che lo regolamentano per evitare di incorrere in pene anche di tipo penale.

Ad esempio, anche la persona che sparge le ceneri è ben definita: deve essere stata indicata dal defunto quando ha fatto richiesta di dispersione delle proprie ceneri; in mancanza di questa persona, possono spargerle il coniuge o i figli, l’esecutore del testamento o una persona appartenente all’associazione di cremazione alla quale il defunto era iscritto. In mancanza di tutte queste persone, la pratica può essere svolta dal comune.

Fermo restando che spargere le ceneri in Italia non è una pratica illegale, ci sono dei momenti in cui potremmo violare la legge. Innanzitutto, non è possibile spargerle senza autorizzazione poiché una volta avvenuta la cremazione, l’urna viene consegnata alla famiglia del defunto sigillata e l’affidatario viene schedato all’interno di un registro comunale. 

Nel momento della sua morte, l’urna deve tornare al cimitero e in tal caso sarebbe evidente una sua manomissione. Un’altra operazione vietata è la divisione delle ceneri: non si possono spargere le ceneri in più di un luogo. 

Inoltre, se il defunto ha fatto espressamente richiesta di dispersione delle proprie ceneri, non è possibile ai sensi della legge richiederne il seppellimento

Qualora si dovesse venire meno agli obblighi imposti dalla legge 130 che regolamenta lo spargimento delle ceneri, vi è l’articolo 411 del codice penale che invece stabilisce le conseguenze. Se vengono sparse in seguito ad autorizzazione, non si costituisce alcun reato soprattutto se si rispettano i limiti raccontati sopra rispetto al luoghi.

Invece, se la dispersione non è autorizzata il rischio è di incorrere in una reclusione che può andare da due mesi fino ad un intero anno, oltre ad una multa da pagare di importo variabile dai 2.582 ai 12.911€.

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