Perché l’ossidiana non va portata al collo?

L’ossidiana, con la sua lucentezza vetrata e il suo aspetto misterioso, ha affascinato generazioni di persone fin dall’antichità. Da antichi popoli a moderni appassionati di cristalli, questa pietra di origine vulcanica ha sempre avuto un ruolo speciale nel mondo dei minerali e delle gemme.

Ma perché molti sostengono che non dovremmo portarla al collo come pendente o come parte di un gioiello? In questo articolo cercheremo di esplorare le sue proprietà, le credenze ad essa associate e le ragioni per cui potrebbe essere meglio non indossarla come collana!

L’ossidiana e le sue proprietà

L’ossidiana è una roccia ignea effusiva formata dalla rapida solidificazione della lava ricca di silice. La sua struttura vetrata le conferisce un aspetto liscio e brillante, spesso nero, ma può presentare anche sfumature di marrone, verde o persino dorato. Al di là delle sue caratteristiche geologiche, l’ossidiana è da secoli ritenuta una pietra dotata di particolari poteri e proprietà magiche.

In molte culture antiche, l’ossidiana era considerata una pietra di protezione, capace di difendere il portatore da energie negative e malefici: alcuni credono che aiuti a vedere oltre le illusioni e a scoprire la verità nascosta dietro le apparenze. Altro aspetto affascinante è la credenza che possa favorire la guarigione emotiva, aiutando a liberare antichi traumi e blocchi energetici.

Tuttavia, proprio a causa di questa potente energia associata alla “verità” e alla “purificazione”, molti praticanti della cristalloterapia ritengono che l’ossidiana possa essere eccessivamente potente quando viene portata vicino al cuore, come in un pendente al collo. Sostengono che potrebbe rivelare emozioni o verità nascoste in modo troppo intenso, portando potenzialmente a un senso di sovraccarico emotivo.

L’ossidiana è indubbiamente una pietra avvolta in mistero e fascino. La sua presenza nell’ambito della spiritualità e delle credenze popolari ne sottolinea l’importanza, invitando a un uso consapevole e rispettoso dei suoi poteri.

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Perché l’ossidiana non deve essere portata al collo

L’ossidiana, pur essendo ammirata e rispettata per le sue proprietà spirituali e “magiche”, viene spesso sconsigliata come pendente da portare al collo. Ma quali sono le ragioni dietro a questa raccomandazione?

Innanzitutto, bisogna considerare la posizione del collo in relazione ai chakra, i centri energetici del nostro corpo secondo la tradizione orientale. L’ossidiana, con la sua potente energia, potrebbe interagire in modo particolarmente intenso con il chakra della gola, responsabile della comunicazione e dell’espressione. Indossare l’ossidiana così vicino a questo chakra potrebbe, secondo alcuni, portare a una sovrastimolazione, causando difficoltà nella comunicazione o un’eccessiva emotività.

Inoltre, l’ossidiana è nota per la sua capacità di rivelare la verità nascosta e di portare in superficie emozioni represse. Anche se questa può essere una qualità benefica, quando la pietra viene indossata al collo, la sua energia potrebbe manifestarsi in modo troppo diretto e schiacciante. Le persone potrebbero ritrovarsi ad affrontare emozioni o verità difficili da gestire senza un adeguato supporto o preparazione.

Alcuni praticanti della cristalloterapia riferiscono anche di aver avvertito una sensazione di “pesantezza” o oppressione quando hanno portato l’ossidiana al collo, specialmente se la pietra era di dimensioni significative.

Quindi, secondo le esperienze riportate dagli appassionati, se si decide di indossarla come gioiello, potrebbe essere più prudente optare per un anello o un braccialetto, posizioni che permettono un’interazione meno diretta con i centri energetici del corpo.

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